Codice Etico
Art. 1 – Premessa
L’Associazione Sportiva Dilettantistica Gruppo Sportivo Alto Adige – Sportverein Südtirol
(di seguito società) opera nell’ambito sportivo di promuovere il ciclismo ai bambini dall’età di 6 anni e giovani fino all’età di 18 anni.
La società riconosce lo sport quale strumento sociale, educativo e culturale, promuovendo e garantendo un ambiente sportivo ispirato ai concetti di lealtà, correttezza, amicizia e rispetto per gli altri.
La società ripudia ogni forma di discriminazione e di violenza, la corruzione, il doping e qualsiasi cosa possa arrecare danno allo sport.
Art. 2 – Il Codice Etico
Il Codice Etico della società reca norme sostanziali e comportamentali che dovranno essere rispettate da tutti coloro che operano, sia su base volontaristica che agonistica, in seno alla società nell’ambito delle rispettive competenze ed in relazione alla posizione ricoperta.
Art. 3 – I destinatari
Il presente Codice si applica ai seguenti soggetti:
- dirigenti;
- staff tecnico;
- atleti e chiunque svolga attività agonistica o sportiva;
- genitori e accompagnatori degli atleti;
- collaboratori, consulenti esterni ed ogni altro soggetto che agisca nell’interesse dell’associazione;
Il Codice Etico si applica comunque a tutti i soci e a tutti coloro che lo sottoscrivono volontariamente.
Art. 4 – Efficacia e Divulgazione
L’iscrizione alla società comporta l’accettazione incondizionata del presente Codice.
Copia del Codice Etico è consegnata a tutti i soggetti destinatari sopraindicati, che sono pertanto tenuti a conoscerne il contenuto, ad osservare tutte le disposizioni in esso contenute, a contribuire alla loro applicazione, nonché ad assumersi le responsabilità conseguenti alla loro violazione che costituisce grave inadempienza ed è meritevole delle sanzioni disciplinari all’uopo previste dalla società. L’ignoranza del Codice Etico non può essere invocata a nessun effetto.
Il Codice Etico esplica i propri effetti dal momento della sottoscrizione.
Art. 5 – La società
La società s’impegna a:
- operare nel pieno rispetto dell’ordinamento giuridico e sportivo vigente e ad uniformare le proprie azioni e comportamenti ai principi di lealtà, onestà, correttezza e trasparenza in ogni aspetto riferibile alla propria attività;
- diffondere una sana cultura sportiva, promuovendo e garantendo un ambiente che premi sia l’impegno che il successo agonistico.
La società, inoltre, garantisce che:
- tutti i suoi membri con responsabilità verso bambini e giovani sono qualificati per guidare, formare, educare ed allenare le diverse fasce di età;
- la salute, la sicurezza ed il benessere psico-fisico degli atleti, con particolare riferimento ai bambini e giovani, assumono un ruolo primario e quindi l’impegno sportivo ed agonistico richiesto, in relazione all’età, è adeguato alle condizioni fisiche ed al livello di preparazione e qualificazione raggiunto.
Art. 6 – I Dirigenti
I dirigenti della società s’impegnano a:
- adeguare il proprio operato ai principi del presente Codice Etico;
- rispettare le leggi ed i regolamenti federali e internazionali ed applicare tutte le norme di buona gestione delle attività sociali e delle risorse umane;
- adottare sempre le migliori pratiche disponibili e stimolare al miglioramento continuo di tutti i collaboratori;
- rifiutare ogni forma di corruzione/concussione.
Inoltre i dirigenti, in qualità di garanti del Codice Etico, hanno il compito di:
- divulgare il presente Codice e vigilare sul rispetto delle norme in esso previste;
- pronunciarsi sulle violazioni ed adottare eventuali azioni disciplinari;
- esprimere pareri in merito a scelte di politica societaria al fine di garantirne la coerenza con le
disposizioni del Codice Etico;
- procedere alla periodica revisione del Codice.
Art. 7 – Lo Staff Tecnico
I Direttori Sportivi devono tenere un comportamento esemplare che costituisca un
modello positivo sia nell’ambito sportivo che educativo, e devono trasmettere ai propri atleti valori come rispetto, sportività, civiltà ed integrità che vanno al di là del singolo risultato sportivo e
che sono il fondamento stesso dello Sport. A tale scopo i DS s’impegnano a:
- comportarsi sempre secondo i principi di lealtà e correttezza;
- promuovere lo sport e le sue regole esaltandone i valori etici, umani e solidari;
- non premiare comportamenti sleali, ma condannarli applicando sanzioni appropriate;
- rispettare i Direttori e i Giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed
obiettivamente;
- rispettare tutti gli atleti, sia della società propria che di quelle avversarie, evitando atteggiamenti,
frasi o gesti che possano offenderli;
- agire in modo responsabile sotto il profilo pedagogico ed educativo, educando gli atleti all’autonomia,
all’autoresponsabilità, ad un comportamento socialmente positivo e leale;
- creare un’atmosfera e un ambiente piacevole, anteponendo il benessere psico-fisico degli atleti al
successo agonistico;
- trovare soluzioni aperte e giuste in caso di conflitti;
- sostenere e partecipare ad ogni iniziativa societaria volta alla promozione dello sport, dei suoi valori
e principi etici, o comunque con finalità di carattere sociale ed educativo.
- valorizzare le naturali potenzialità fisiche e le qualità morali degli atleti;
- non somministrare sostanze alteranti o dopanti.
Art. 8 – Gli Atleti
Gli atleti e tutti i praticanti attività sportiva devono perseguire il risultato sportivo ed il proprio successo personale nel rispetto dei principi previsti dal presente Codice Etico. Pertanto gli atleti, consapevoli che il loro comportamento contribuisce a mantenere alto il valore dello Sport, s’impegnano a:
- onorare lo sport e le sue regole attraverso una competizione corretta, agendo al meglio delle proprie possibilità e condizioni psico-fisiche, e comportandosi sempre secondo i principi di lealtà e correttezza;
- rifiutare ogni forma di doping;
- rispettare i compagni della società e lo staff tecnico;
- rispettare gli avversari e i giudici, sicuri che le decisioni di questi ultimi sono sempre prese in buona
fede ed obiettivamente;
- tenere un comportamento esemplare e usare sempre un linguaggio appropriato ed educato.
Art. 9 – I Genitori degli Atleti
I genitori e gli accompagnatori degli atleti, durante gli allenamenti e soprattutto durante le gare sportive, devono tenere una condotta ispirata alla convivenza civile, al rispetto dell’avversario ed alla condivisione dello spirito sportivo e del divertimento.
Pertanto i genitori e gli accompagnatori s’impegnano a:
- non esercitare pressioni psicologiche sugli atleti per il perseguimento dei soli risultati sportivi;
- accettare e rispettare le decisioni dello staff tecnico evitando qualunque forma di interferenza nelle
loro scelte;
- astenersi da atteggiamenti, frasi o gesti che possano offendere gli atleti in gara i DS e o altre
persone;
- incoraggiare la lealtà sportiva manifestando un sostegno positivo verso tutti gli atleti, sia della
propria società che delle altre, e mantenendo un comportamento responsabile verso i sostenitori
delle altre società;
- rispettare i Direttori e i giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed
obiettivamente.
Art. 10 – Azioni Disciplinari
Eventuali violazioni del presente Codice Etico da parte di chiunque saranno valutati dal Consiglio Direttivo, che avrà il compito di verificare la notizia e quindi ascolterà le testimonianze di tutte le parti in causa. Nel caso di accertamento delle violazioni, il Consiglio Direttivo deciderà l’azione disciplinare da intraprendere. Le azioni disciplinari possibili sono le seguenti:
- richiamo verbale non ufficiale, nei casi di mancanze di minore entità (*);
- richiamo ufficiale verbale o scritto, nei casi di ripetute trasgressioni non gravi;
- sospensione dall’attività per un periodo di tempo, nei casi di gravi violazioni delle norme e/o reiterate
ammonizioni;
- espulsione dalla società, nei casi di gravi violazioni delle norme e/o comportamenti incompatibili con
i valori e i principi del Codice etico.
Ogni tipo di decisione adottata deve essere comunicata al diretto interessato.
(*) a questa sanzione possono fare ricorso direttamente il DS o altro dirigente, senza ricorrere all’intervento del Consiglio Direttivo, anche i DS o dirigenti in virtù del ruolo che a loro viene riconosciuto di educatori e di esempio per i più giovani.
Il Consiglio Direttivo